Cacchio, non sapevo di essere preveggente!
Eppure, poche ore dopo aver lanciato un piccolo scherzo sul mio blog (ritraendomi nella copertina di Wired), ecco che mi imbatto in una pagina di Wired su Mark Shuttleworth, in cui sinteticamente si parla di Thawte (l’azienda che ha venduto per mezzo miliardo di dollarozzi), di un intermezzo spaziale e di dating online, fino ad Ubuntu.
Un po’ impreciso, ma non si può pretendere molto da una mezza paginetta sintetica, no?
Bravo Mark. Un giorno ci sarò anche io! :-)

Mark Shuttleworth Wired

Ubuntista su Wired

30-04-2007

Ebbene sì, stavolta l’ho fatta grossa: sono finito su Wired!

ubuntista wired

Per gli autografi mettetevi in fila…

Ah, dimenticavo: la prova che è tutto vero!

Non ho voglia di tradurlo, ma ve lo sintetizzo: è un articolo ben fatto che confronta Ubuntu 7.04 e Windows Vista. Questi i punti salienti che vengono analizzati:
1. Installazione (vince Ubuntu, di poco)
2. Hardware e Plug’n’Play (vince Vista)
3. Installazione software (pari)
4. Rete / Internet / Email (vince Vista, di pochissimo)
5. Office automation (vince Ubuntu, solo perchè parte già con OpenOffice)
6. Ricerca interna (vince Vista)
7. Multimedia (pari)
8. Gestione e manipolazione immagini (pari)
9. Backup / ripristino (pari)

Sono solo lievemente in disaccordo su:
1. Però Vista spesso te lo ritrovi già installato!
3. Secondo me è meglio Ubuntu… provate a passare da Ubuntu 5.10 alla 6.06, poi alla 6.10, poi alla 7.04, e il tutto RIAVVIANDO SOLO DUE VOLTE (badate bene, DUE, non TRE come il numero degli upgrade).
4. Meglio Vista: connettersi ad Internet con Ubuntu a volte è un casino.
6. E Beagle? Diciamo che è pari, va :-)

Qualcuno, infine, scrive sul fatto che Ubuntu possa essere un rimpiazzo per Vista.
Voi che ne pensate?

PER FINIRE: nel titolo citavo “altre cosette”: se qualcuno ha in mente una vacanza, vi consiglio vivamente Assisi, e vi consiglio gli appartamenti vacanze del mio amico Danilo. Perchè? Perchè starete davvero bene, come gli olandesi, canadesi, napoletani, milanesi che ci sono già stati, e che dopo la prima volta ci ritornano sempre.

100000

Ciao!

Tra pochi giorni Ubuntu Semplice verrà stampato e diffuso; sto iniziando a “preparare il terreno” per la versione 7.10 di Ubuntu Semplice, che dovrebbe uscire in concomitanza con il rilascio di Ubuntu 7.10 Gutsy Gibbon ad ottobre 2007.

Per fare ciò avrei bisogno di un volontario che sia disposto a gestire un wiki, dedicandoci qualche buona ora per la prima installazione / configurazione, e qualche ora sparsa ogni settimana per eventuali cose da sistemare.
Sarebbe molto utile se il volontario si occupasse anche di gestire la Mailing List, anche se questa operazione è sicuramente meno complicata e meno onerosa in termini di tempo.

Sono disponibile a finanziare personalmente un hosting, rimanendo entro i 100 euro annui se possibile, ma non ho molto tempo per occuparmi anche della gestione del wiki.

Se qualcuno di voi ha già un minimo di esperienza e voglia di aiutare il progetto, si faccia avanti.

Se si tratta di due persone ancora meglio, così si possono dare il cambio in caso di vacanze / malattie / eccetera.

Grazie!

Come già vi avevo segnalato a suo tempo, mi sono proposto per due sessioni della prossima Ubuntu Live Conference a Portland, Oregon (USA) dal 22 al 24 luglio 2007.

simone brunozzi ubuntulive

La prima sessione si intitola “Ubuntu and FOSS in the Public Administration” (FOSS è l’acronimo di Free Open Source Software, a volte chiamato anche FLOSS dove la L sta per “Libre”, o libero).
In questa sessione condivido alcune mie recenti esperienze nella pubblica amministrazione, tracciando la linea di quella che può essere una soluzione generale per promuovere l’adozione di Ubuntu in tali contesti.

La seconda sessione riguarda “Ubuntu Semplice: An Italian Collaborative Book” (il link dell’iniziativa è www.ubuntusemplice.org), e racconta dell’esperienza, delle difficoltà e per fortuna dei successi di questa guida per inesperti.
Tra parentesi, è ormai confermato che Ubuntu Semplice, già disponibile in PDF nel sito apposito, verrà anche stampato su carta e allegato ad una rivista di settore nelle prossime settimane. Appena posso vi “svelo” il nome della rivista e la data di uscita :-)

Non vi ho descritto tutto questo per narcisismo, ma per chiedervi spunti e riflessioni sui due argomenti, in pieno spirito collaborativo.

Cercherò anche di contattare qualche giornale per “spuntare” un piccolo contributo al viaggio in cambio di un servizio giornalistico sull’evento. Anche qui, qualsiasi suggerimento o aiuto è ben accetto!

Vi segnalo infine questi due interventi, che secondo me saranno molto interessanti: A tender university and Open Source, e l’immancabile Jono Bacon.

Da pochi giorni è uscita Feisty Fawn, la versione 7.04 di Ubuntu, che in generale ha rappresentato un bel salto in avanti. Per i più puristi, pochi giorni prima è uscita la nuova versione stabile di Debian, la 4.0, anch’essa ottima sotto tanti punti di vista.
A questo punto mi chiedo: è pronto Linux per conquistare il desktop?

NO.

Ecco le mie riflessioni su ciò che manca.

1) Un fornitore hardware con solide basi, ovvero un “framework” in cui piccoli e medi fornitori hardware possono inserire i loro prodotti, fornire assistenza, farsi concorrenza, aiutare il cliente.

2) Un distributore di hardware diffuso, come potrebbe essere in Italia Essedi, Coop o simili.

3) Un servizio di assistenza professionale, a pagamento.

4) Delle regole precise e delle competenze utili per permettere alla Pubblica Amministrazione di migrare a Linux.

5) Qualche ondata di manuali e guide, nello stile di Ubuntusemplice.org.

6) Un po’ di culo.

Voi che ne dite?

I sei mesi dal rilascio della versione 6.10 sono passati in un attimo, e ieri il team di Ubuntu ha rilasciato la nuova versione stabile 7.04, denominata “Feisty Fawn” (“Cerbiatto Eccitato”).

Ubuntu è una distribuzione Linux basata su Debian, nata nell’ottobre 2004 con il rilascio della ormai storica “Warty Warthog” (Facocero Verrucoso), versione 4.10; i numeri di versione usano l’intero per l’anno, e il decimale per il mese di rilascio.

Le caratteristiche più importanti di ogni rilascio Ubuntu sono le seguenti: è una distribuzione completamente gratuita, permette aggiornamenti di sicurezza stabili e frequenti, fornisce supporto al software rilasciato per 18 mesi, e garantisce rilasci di nuove versioni ogni sei mesi (4.10, 5.04, 5.10, 6.06, 6.10, 7.04).

Esistono alcune “versioni” di Ubuntu:

Ubuntu, con interfaccia grafica Gnome:
http://www.ubuntu.com/

Kubuntu, con interfaccia grafica KDE:
http://www.kubuntu.org/

Xubuntu, con interfaccia grafica XFCE, adatta anche a computer poco potenti:
http://www.xubuntu.org/

Edubuntu, focalizzata sull’uso didattico:
http://www.edubuntu.org/

Ubuntu Studio, focalizzata sulla gestione professionale di audio e video.
http://ubuntustudio.org/

 

La già ottima “Edgy Eft” 6.10 lascia quindi il posto ad un erede che promette meraviglie. Vediamo insieme quali sono le novità importanti del Cerbiatto Eccitato, e quali i vantaggi per gli utenti che desiderino passare finalmente a Linux.

 

1) Installazione

Occorre scaricare una immagine ISO dal sito ufficiale (http://releases.ubuntu.com/releases/) e masterizzarla, per poi riavviare il computer con il CD inserito. Si tratta di un “Live CD”, è perciò possibile “provarlo” senza scrivere nulla nell’hard disk.

In alternativa, se potete pazientare per circa quattro settimane, potete richiedere gratuitamente l’invio a casa vostra dei CD di Feisty Fawn (https://shipit.ubuntu.com/).

Se invece utilizzate processori PowerPC, IA-64 o SPARC, l’indirizzo per scaricare l’immagine ISO giusta è questo (http://cdimage.ubuntu.com/ports/releases/feisty/).

Appena cliccato il tasto di installazione viene subito fuori la prima novità di Feisty: il precedente partizionatore del disco, Gparted, è stato sostituito da Ubiquity, e il processo di installazione è stato rivisitato e migliorato.

Nel corso dell’installazione è possibile avvalersi del Migration Assistant, un tool che permette di importare i segnalibri di Internet Explorer o di Firefox, gli sfondi del Desktop, i contatti di alcuni diffusi Instant Messenger da una partizione Windows già presente nel disco. Ovviamente è utile solo per chi intende installare Ubuntu in Dual Boot, ovvero in “convivenza” con Windows.

Il processo di installazione è velocissimo e il parco dell’hardware riconosciuto è ancora più vasto. Sono stati fatti notevoli passi avanti soprattutto per il riconoscimento dell’hardware dei computer portatili.

Se invece avete già installato Ubuntu 6.10 e dovete aggiornarlo alla versione 7.04, potete seguire l’ottima guida di Pollycoke per la migrazione a Feisty.

 

2) Ubuntu Help Center

Avviato Ubuntu 7.04, notiamo subito una grafica più carina e ripulita, e la disponibilità di un “Ubuntu Help Center” molto avanzato, utile soprattutto per gli utenti meno esperti.

Rispetto alla versione precedente, sono stati aggiunti molti argomenti, e l’interfaccia per visualizzarli è più intuitiva e semplice. Sono doverosi i complimenti al gruppo di traduzione italiana, che ha già tradotto quasi interamente la nuova Ubuntu. Se volete aiutarli, fatevi sentire qui (https://launchpad.net/~ubuntu-l10n-it).

 

3) Gnome Control Center

Il nuovo centro di controllo Gnome, ereditato da SuSE, contiene delle applet di configurazione per l’accessibilità, i font, la tastiera e il mouse, il tema del desktop, lo sfondo, il sonoro, l’interfaccia utente, la risoluzione dello schermo, e altri parametri.

gnome control center

Questo centro di controllo rende ancora più facile la personalizzazione del proprio computer, a tutto beneficio dell’utente.

 

4) Wizard per l’installazione dei codec

Il cosiddetto “Easy-to-install codec wizard” permette di installare facilmente i codec aggiuntivi, per poter usufruire di qualsiasi contenuto multimediale.

Inoltre, qualora Ubuntu rilevi un file multimediale che non può essere visualizzato, ci suggerisce automaticamente di scaricare il codec necessario. Niente di più facile!

 

5) Analizzatore disco, e nuovi giochi

Fa la sua comparsa un nuovo analizzatore dell’utilizzo dello spazio disco, con un grafico “a torta” di facile lettura. Compaiono anche due nuovi giochi, gli scacchi e il sudoku, molto richiesti dagli utenti “giocherelloni”.

 

6) Utilizzo facilitato di partizioni Windows

Con il programma ntfs-config è facile configurare tutti i device NTFS (il filesystem di Windows) per permettere l’accesso in lettura e in scrittura, tramite i driver open-source ntfs-3g. Questo rappresenta un grosso passo in avanti, dato che in precedenza era possibile accedere a tali dispositivi in sola lettura.

 

7) Effetti Desktop 3D

Ancora una volta con estrema facilità è possibile abilitare con un click gli effetti Desktop 3D, con Compiz, accedendo dal menu a Sistema -> Preferenze -> Effetti Desktop.

Per poter personalizzare gli effetti, è possibile installare il GNOME Compiz Manager, disponibile nel repository Universe. (Per chi non lo sa, i software in Ubuntu vengono suddivisi in repository, una specie di “archivi” che suddividono il software in base al supporto che riceve dalla comunità Ubuntu e alla licenza d’uso. Universe non è abilitato di default, ma se viene abilitato è possibile installare software contenuto in tale archivio).

 

8) Miglioramenti alla gestione delle reti

Il tool Avahi, una implementazione free di ZeroConf, permette di scoprire automaticamente ed unirsi ad una rete wireless e condividere musica e files, trovare stampanti e altro. Avahi facilita la scoperta dei servizi in una rete locale. E’ stato inoltre migliorato il supporto alle VPN (Virtual Private Network).

 

9) Artwork

Tutta la grafica e le icone di Gnome sono state rivisitate, e il risultato è davvero piacevole. E’ inoltre possibile installare altri set di icone e altri sfondi visitando il sito http://art.gnome.org/.

 

10) Installazione facilitata dei driver grafici e wifi

Usando il “Restricted Drivers manager” è possibile installare i driver grafici o wifi proprietari, utile soprattutto in quei casi in cui la propria installazione di Ubuntu non “gradisce” quelli open.

restricted drivers

 

11) Kernel Virtual Machine

Per l’hardware con estensioni Intel VT o AMD-V, il supporto al KVM permette all’utente di far girare molteplici macchine virtuali con Linux non modificato. E’ stato aggiunto anche il supporto a VMI, per permettere migliori performance con VMWare.

Questa caratteristica interessa principalmente chi utilizzerà Feisty in ambito server.

 

12) Ricerca più veloce con Tracker

Tracker è un nuovo tool di ricerca simile a Beagle o a Google Desktop, e funziona egregiamente.

 

13) Supporto migliorato a stampanti e audio

In Feisty è stato introdotto Jetpipe, una nuova architettura per la stampa per Thin Client (PC compatti), e migliorato il supporto all’audio con il server audio PulseAudio.

 

14) Gestione dei Thin Client

E’ possibile gestire molteplici Thin Client con un server centrale in maniera molto più intuitiva e semplice.

 

15) Software aggiornato

Feisty include aggiornamenti software, in particolare: GNOME 2.18, OpenOffice.org 2.2.0, X.org 7.2, Firefox 2.0.0.2 e il Kernel Linux 2.6.20.

 

Conclusioni

Ubuntu Feisty Fawn 7.04 è una distribuzione davvero eccezionale, che ha compiuto un grande salto in avanti rispetto alla 6.10.

Non credo esistano più motivi validi per non usare Ubuntu, o perlomeno affiancarlo ad un altro sistema operativo. Nella maggior parte delle situazioni Ubuntu permette di risparmiare tempo e ottenere il risultato desiderato, e questo vale sia per un uso personale, che per un uso aziendale.

Da giovedì 12 aprile fino ad ORA, per un numero non numerabile di ore tendente ad infinito, sono stato impegnato nella migrazione della rete dell’Ateneo nel quale lavoro. A parte scherzi: giovedì 10 ore, venerdì 14 ore, sabato 14 ore, domenica 15 ore. Totale: 53 ore in quattro giorni.

E’ stata una impresa ESTENUANTE, ma alla fine sembra che tutto, o quasi, funzioni alla perfezione, con pochi e limitati disservizi per gli utenti. Il risultato è stato reso possibile anche dalla collaborazione dei miei colleghi, che non leggono questo blog, ma che ringrazio ugualmente.

Tra l’altro, alla faccia di Cisco, gli apparati Huawei funzionano benissimo, e costano meno. Qui sotto potete ammirare una visione notturna di Shenzen, a nord di Hong Kong, dove ha sede Huawei. Sì, sono stato a Shenzen, ad aprile 2004.

shenzen

Domani lavoro tutto il giorno, da mercoledì a domenica… ferie. Ci voleva proprio.

 gibbon

Ieri Mark Shuttleworth ha annunciato il nome e lo spirito della prossima Ubuntu, che si chiamerà Gutsy Gibbon (Gutsy lo tradurrei con un appropriatissimo “cazzuto”, e Gibbon ovviamente è il Gibbone).

Questo Gibbone Cazzuto vedrà una nuova “versione”, completamente aderente alla ideologia GNU/Free Software, in collaborazione con le persone che stanno gestendo GNewsense.

Gutsy Gibbon renderà facilissima l’installazione, specialmente in ambienti numerosi come quelli di una azienda o di una organizzazione, grazie ad Ubiquity.

Un sistema di management integrato renderà Gutsy Gibbon più appetibile per l’utilizzo come server, nonostante non sarà un LTS (Long Term Support) come Dapper Drake.

Una cosa importante, per Mark, è che finalmente Gutsy includerà nativamente il cosiddetto desktop 3D.

Tutte le decisioni riguardanti questa imminente Ubuntu 7.10 verranno prese al prossimo Ubuntu Developer Summit, dal 5 all’11 maggio a Siviglia, in Andalusia.
Ora che Feisty Fawn è pronta per il suo debutto del 19 aprile, è giunto il momento di gettare le basi per Gutsy Gibbon.

Go Ape!