Colpo di tacco

28-11-2006

Mark Shuttleworth ha recuperato con eleganza una brutta situazione:
“Non sono contro OpenSuSE. Sono contro l’accordo Novell-Microsoft.”

Avrebbe dovuto usare altre parole… Comunque, io personalmente gli credo.

Sì, sbaglio anche io, e di brutto. Ora vi spiego.

Mark Shuttleworth (il fondatore di Canonical, e di Ubuntu) ha lanciato una provocazione agli sviluppatori di OpenSuSE: se vi schifa l’accordo Novell-Microsoft, forse può interessarvi Ubuntu.

Per tutta risposta, alcuni sviluppatori OpenSuSE, sotto lo pseudonimo di Shark Muddleworth, rispondono che Ubuntu è un ottimo prodotto, ma ha deciso di adottare drivers proprietari.

La mia cazzata? Aver benedetto l’adozione di drivers proprietari in Ubuntu 7.04, senza ben pensare alle conseguenze nella comunità di sviluppatori. Queste conseguenze sono davvero importanti, e non vanno sottovalutate.

L’ideale sarebbe se Ubuntu rinunciasse ai driver proprietari (e magari rendesse disponibile una sorta di Automatix per installarli comunque), e OpenSuSE morisse. Sì, morisse (il progetto, non i membri).

Novell è destinata all’inferno. Non li odio, sono professionisti di grande levatura: ma Microsoft ha davvero rotto le balle. Non se ne può più. E questo accordo è l’inizio della fine, per Novell.

Boh, vedremo.

Out of service

19-11-2006

Fino a sabato 25 novembre sarò fuori.

Saluti.

Ebbene sì: la prossima versione di Ubuntu includerà anche alcuni driver proprietari (in particolare, per l’accelerazione grafica 3D delle schede ATI e Nvidia).

Il mio pensiero: mossa giustissima… è il modo migliore per spingere i “riluttanti” ad usare Ubuntu, e entrare nel circolo virtuoso per cui anche le aziende produttrici di hardware avranno interesse a supportare Ubuntu.

Bravi.

opensolaris gpl Sembra che Sun licenzierà in GPL (GNU Public License) anche OpenSolaris, una mossa che darebbe una spinta enorme al software in questione.

La comunità Linux dovrebbe però aprire gli occhi: OpenSolaris potrebbe addirittura, negli anni, SPAZZARE VIA gran parte delle distribuzioni Linux oggi esistenti.

Vedo, prevedo e stravedo: voglio dirvi cosa accadrà nel prossimo futuro (secondo me).

1) OpenSolaris sarà rilasciato in GPL entro marzo 2007.

2) Ubuntu e SUN stringeranno molti altri accordi e partnership nel 2007.

3) OpenSolaris guadagnerà quote di mercato importanti.

4) Ubuntu verrà acquisita da SUN entro il 2010, e il sistema operativo Ubuntu verrà in un qualche modo integrato con OpenSolaris. (Qui sto sparando grosso… posso anche sbagliarmi).

Che ne dite?

Java Open Source

13-11-2006

Quoto perfettamente da Lorenzo A. :

” 

https://openjdk.dev.java.net/

Non è certo una novità, era nell’aria da tempo ma questo è un momento
storico!

Prima OpenSolaris, poi Niagara, ora Java, il mondo sta cambiando
davvero :)
Mai si era vista una cosa del genere…
IMHO bisogna tornare indietro al rilascio della V6 dello Unix AT&T negli
anni settanta per avere qualcosa di comparabile, ma quelli erano altri
tempi.

La scelta della GPL2 poi conferma la sua validità per le aziende che
vogliono aprirsi all’open source.  La BSD porta con se il rischio
concreto di concorrenza sleale da parte di chi si appropria del codice e
lo rivende chiuso senza dare niente in cambio.  SGI nel’99 fece la
stessa scelta per il suo filesystem XFS.

Ci voleva proprio dopo lo squallore dell'”accordo” Novell-Microsoft :)
Ciao”

Voi che ne dite?

Caro Ian Murdock…

13-11-2006

Ebbene sì: Mark Shuttleworth è un grande, e merita il successo che ha.

Ma oggi voglio ELOGIARE Ian Murdock. Chi è, direte voi?

Avete presente Debian? Sì, la distribuzione Linux su cui Ubuntu è basata. Bene, Debian sta per Deb + Ian, ovvero la moglie di Murdock, e Murdock stesso. Esatto: Ian Murdock è il fondatore di Debian.

Leggete qui (in inglese) un articolo del 1994 su LinuxJournal, in cui Ian Murdock spiega i punti di forza di Debian. Che uomo straordinario. Che visione.

Come disse il presidente di Toyota: non possiamo (far altro che) vincere.

Leggo un nuovo post nel blog di Mark Shuttleworth, e come al solito mi stupisco di quanto questo essere umano sia capace di centrare il punto, di dire cose che, almeno a me, appaiono perfettamente giuste.

Mark ammira Richard Stallman, per il modo in cui ha sempre descritto l’importanza del free software.
Mark è infatti convinto che non l’open source, ma il “free” software sia alla base della grande innovazione a cui abbiamo assistito.

Purtroppo, esistendo molte varianti (BSD, GPL, LGPL, eccetera) di licenza, si genera soltanto una grande confusione, e meno coerenza tra i vari software esistenti.

Cosa può essere fatto, si domanda Mark?

Ispirarsi a Creative Commons, creando un’area centrale che copra tutte le varie combinazioni di licenze possibili, che esisterebbero comunque. Ciò permette di scegliere la propria licenza con chiarezza, e di esporla con chiarezza agli utenti, evitando la “balcanizzazione” (frammentazione) attuale.

OSI (Open Source Initiative) deve decidere se continuare a favorire questa frammentazione, o prendere spunto da Creative Commons per integrare il tutto in una unica soluzione.

Concordo perfettamente con Mark Shuttleworth: anche questo è uno dei grandi nodi da sciogliere per favorire la diffusione di software libero e aperto.

Oggi nulla di interessante da dire, e allora vi scrivo qualcosa che avevo preparato da tempo: una lista di link interessanti per Ubuntu.

Come compilare un kernel in Ubuntu (english):
http://www.howtoforge.com/kernel_compilation_ubuntu

L’ottimo blog di Felipe:
http://pollycoke.wordpress.com

Altro blog, OSS:
http://www.ossblog.it

I forum italiani di Ubuntu:
http://forum.ubuntu-it.org

Il gruppo documentazione italiano di Ubuntu:
http://wiki.ubuntu-it.org/GruppoDocumentazione

Il blog di Mark Shuttleworth, il fondatore di Ubuntu e Canonical (english):
http://www.markshuttleworth.com

Perchè no? Il wiki di UbuntuSemplice:
http://www.ubuntusemplice.org

Il mio “vecchio” blog, con interventi d’annata:
http://ubuntuitalia.blogspot.com

[Update] Come trasformare Ubuntu in Mac OS X:
http://www.taimila.com/ubuntuosx.php

Bastano? Spero di sì. :-)

L’ottimo OssBlog.it segnala questo, e io non posso far altro che il pappagallo:

“… Un software, creato dallo sviluppatore italiano Fabrizio Balliano, in grado di rimasterizzare una ISO di Ubuntu inserendo lingue aggiuntive e software a proprio piacimento utilizzando una interfaccia grafica user friendly.”

Bravi, ottimo spunto. Lo provo subito!