Addio, ammerecani

Come direbbe il buon Sordi.
America: terra di ricchezze, contraddizioni, bionde, more, cibi malsani, autostrade enormi e guidatori imbranati, imprenditori eccellenti, e capitali volanti… e piena di commenti di persone esterne che cercano di capirla, ma quasi non ci riescono.

A presto in Italia, ragazzi miei!

Simone

Torno o non torno?

Beh, dopo quasi due settimane di America, e di “dolce far niente”, tornare sarà dura.

Nuove foto, che includono Edmonton e Vancouver… qui sotto una di quelle prese ieri, durante il giro di “whale watching” (avvistamento balene).

A presto!

Nel frattempo, purtroppo, Microsoft ha vinto contro Linux, in Cina.

Vancouver, Edmonton… ma quanto giro?

Eh lo so, qualcuno di voi sta diventando invidioso :-)
Per rassicurarvi, potete mettere mano al portafoglio e farvi i miei stessi giri… purtroppo devo anche ammettere che questa spesa non me la potrei permettere… ma chissenefrega.

Intanto, eccovi qui una bella foto dell’ultimo giorno della conferenza Ubuntulive, scattata dal bravo Duncan, che ho conosciuto:

Qui invece sono al volante di una splendida Tesla Roadster, una specie di Lotus elettrica:

Oggi, 25 luglio, Serena e Gabriele sono rimasti a Vancouver, io me ne sono andato ad Edmonton a trovare Carmelo (qui una foto della piazza di fronte al municipio):

E, indovinate un po’, ho scelto questa macchina per girare Edmonton (sì, è una Mustang GT V8):

Ecco, ora potete anche lapidarmi!

Arrivo a Vancouver!

Siamo appena arrivati a Vancouver… vi aggiorno domani sera, ora sono stanchissimo.
Domani volo ad Edmonton per andare a trovare Carmelo, un amico di Danilo. Torno in serata.

Tim O’Reilly, e nuove foto

Nuove foto a questo indirizzo… purtroppo la Tesla non l’ho comprata :-)

Ho avuto il piacere di ascoltare il Keynote di Tim O’Reilly, il fondatore della azienda O’Reilly, e di poter parlare con lui per una decina di minuti riguardo ad alcune idee e progetti… poco dopo aver parlato con Mark, in un sorta di intervista-scambio di idee.
Mi chiedo: queste cose succedono solo in America? :-)

My talk!

Ho appena terminato il mio primo talk ad Ubuntulive (qui i dettagli (Scott ha rinunciato, ho fatto una mezz’ora intera), qui le slides in inglese in formato ODP).
Ecco una foto fatta da Serena (grazie :-D):

Intervento a sorpresa di Mark Shuttleworth

Siamo in anticipo di dieci minuti, e Mark interviene a sorpresa per una sessione Q&A (Questions & Answers).

Keynote di Doug Fisher, Vice presidente di Intel

Sta parlando Doug Fisher di Intel, riguardo alle tecnologie innovative attraverso l’Open Source.

Forse dall’Italia non ci rendiamo conto, ma la “joint venture” tra Ubuntu e Intel rischia di diventare la carta vincente per la diffusione di Ubuntu nel mondo, partendo appunto dai dispositivi mobili.

Keynote di Marten Mickos, CEO di MySQL

Sta parlando Marten Mickos, il CEO di MySQL.
Secondo lui, tra l’altro, MySQL è più diffuso di PostgreSQL soprattutto perchè MySQL ha puntato molto sulla documentazione, a metà degli anni novanta. Sono d’accordo.

L’intervento sta finendo in questo momento… davvero ottimo, semplice, chiaro, simpatico.
Secondo lui, siamo all’alba di una nuova era, in cui giganti come Microsoft (71.000 dipendenti) devono confrontarsi con milioni di contributori dell’Open Source.

Il successo commerciale nel Free Software richiede che tu serva:
1. Chi spende tempo per risparmiare denaro
2. Chi spende denaro per risparmiare tempo
Riuscire a focalizzare su questo, significa avere successo.

Io gli ho chiesto: come vede il business model di MySQL nei prossimi anni?
Lui mi ha risposto che hanno abbandonato da tempo il “focus” sul classico modello di licenze, e stanno puntando sul valore aggiunto: supporto, documentazione, training.
Bravi.
Continuo a preferire PostgreSQL, ma… bravi lo stesso.

UPDATE: ho scambiato alcune email con Marten, è una persona davvero cordiale e simpatica. In bocca al lupo Marten!

Ubuntulive, day 2: keynote di Chris Kenyon

Chris Kenyon è la parte “business” di Canonical, e nel suo keynote di oggi ci ha fornito cifre e aspettative davvero interessanti.